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giovedì 21 marzo 2013

Totalitarismo 4 Dummies

Il totalitarismo e’ ciclico. Il suo meccanismo e’ molto semplice, si basa sull’insicurezza delle persone. E’ un sistema perfetto per chi lo controlla, poiche’ permette di avere potere sulle masse senza che le masse se ne accorgano, almeno in principio. Conosciamo bene i movimenti totalitari della storia, e sappiamo bene che la maggiore causa di insicurezza nelle persone e’ rappresentata dal non poter piu’ sostentare se stesse, e che questa situazione si verifica spesso durante un periodo di crisi economica, basti pensare alla Germania abbattuta dai costi della Prima Guerra Mondiale, all’Italia nata povera e ignorante, alla Russia demolita dagli zar prima, e dal comunismo poi (perche’ quello di Putin, checche’ se ne dica, e’ un regime a stampo totalitario). Il tipico partito totalitario abbindola l’elettore in un modo molto semplice: dandogli un obiettivo. Un obiettivo comune, grande, e che soprattutto lo libera dalla sua coscienza, confidandogli che non e’ colpa sua se qualcosa va male, ma di tutti gli “altri”, tutte le persone che egli non conosce e che per definizione sono cattive, bugiarde e malintenzionate. E’ infatti un meccanismo basilare del cervello umano quello di difendersi da cio’ che e’ esterno e nuovo, e in tempi remoti aveva una funzione molto importante, quella di permettergli la sopravvivenza in ambienti ostili. Freud l’aveva identificato come “istinto di conservazione”. Che e’ esattamente quanto un partito totalitario fa: conserva, protegge, ordina, regola. Ovviamente non tutti i partiti conservatori sono totalitari, ma tutti i partiti totalitari sono conservatori, retrogradi a parer mio. Promettono incessantemente un “cambio radicale” che altro non e’ se non il ritorno al modello base di partenza, che aveva poi condotto al disastro finale, che poi condurra’ ad un totalitarismo, e cosi’ via. Hitler con la “Grande Germania” militarista e nazionalista, prendendo spunti addirittura mitologici; spunti storici invece per Benito Mussolini, che addirittura sognava l’Impero Romano (in questo progetto le bonifiche e la celebrativita’ statale sono del tutto coerenti); l’Unione sovietica che mantiene lo stesso assetto dal 1917; Putin che stravolge tale assetto, si immerge nella corruzione e poi lotta per mantenere il suo posto. Per alimentare la fiducia del popolo, il partito totalitario scredita tutti gli avversari, e quando diventa regime li mette fuorilegge (l’ultimo esempio e’ l’Ungheria, dove il partito Socialista e’ sottoposto a processi politici), ed e’ per questo che esso e’ un grande maestro di satira: la satira e’ essenzialmente moralista e autocelebrativa, punta a criticare tutti tranne cio’ da cui e’ originata, ed e’ fondamentalmente portatrice sana, quando spalleggiata da poteri forti, di arroganza e di vilipendio, e spartisce questo ruolo con la cronaca scandalistica, della quale e’ amica stretta, come il potere col denaro. Essendoci dunque tutti i sintomi, non c’e’ proprio da stupirsi di come vanno le cose in Europa. La verita’ e’ che non siamo stati educati abbastanza, la democrazia non ancora entra nel cervello feudale di molti.

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